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mercoledì 1 giugno 2016

Quando e come si diventa grandi?


L’adolescenza termina a 25 anni, ma cos’è che ci fa sentire davvero grandi e quando siamo pronti  davvero  a crescere. Quello dell’adolescenza, sembra essere un cammino individuale in quanto non v’è un età biologica prestabilita. Se mettiamo da parte il cambiamento corporeo, e lo sviluppo che comporta anche una trasformazione nella percezione delle cose ,  il resto è relativo e soggettivo, se pensiamo anche al fatto che i  ricercatori ci parlano di cambiamenti legati al cervello anche dopo i 30 anni di età. Sarebbe riduttivo associare tutte le nostre evoluzioni , ad una precisa fascia di età , la maturità è data anche e soprattutto da un atteggiamento.
L’approccio è alla base di  tutto, ed è qui che si denota la differenza, cosi in Italia, un paese dove si fa fatica ad  incontrare l autonomia, ancora di più possiamo parlare di una  “vasta  adolescenza”.  Basandoci sempre sul fatto  che l’esperienza individuale, ci porta a circostanze di vita diverse, oggi è molto  facile ritrovarsi con ventenni maturi e  ventottenni  n con una marcata   adolescenza.  Di certo è che nella maturità intellettuale, gioca un ruolo fondamentale la predisposizione e il contesto genitoriale, ma non possiamo neppure  negare che la realizzazione personale ,cambia  la nostra forma mentis, che automaticamente ci porta ad abbandonare vecchie abitudini. Ogni individuo vive la propria esperienza e  diversi sono i fattori che influenzano determinati comportamenti ,  come la cultura, il posto in cui viviamo, l ‘ambiente che ci circonda e le persone con cui ci confrontiamo.  Non dimentichiamo che la nostra mente è come una spugna, assorbiamo, elaboriamo e poi mettiamo in atto ciò che migliora le nostri condizioni di vita. Lo stimolo esterno è senza alcun dubbio uno degli aspetti più influenti della nostra crescita e  di certo le mancate possibilità che spesso limitano i nostri progetti, o più semplicemente vengono messi da parte, porta  ad un prolungamento dello stato adolescenziale, che spesso può risultare ingombrante e difficile da accettare .  Possiamo affermare che l’adolescenza è anche una scelta, la maturità è ciò che di più personale possa esserci , non esiste un tempo preciso, un età perfetta, in mondo dove si deve fare i conti necessariamente con una precarietà  di fondo  che ha  generato  una netta differenza tra quello che  ieri e quello che è  oggi.  Quel che conta oggi non è tanto l’età in cui avviene il salto, ma la capacità di trovarsi pronto, ecco perché dobbiamo imparare ad essere autonomi dal principio, un adolescente è colui che si prepara a diventare adulto, e lotta per il suo futuro, e può essere adulto, anche quando ancora non ha lasciato il tuo nido.
Autore:
Dr.ssa Mariasimona Gabriele - Educatore Sociale
E-mail: simomaria@hotmail.it