L’adolescenza
termina a 25 anni, ma cos’è che ci fa sentire davvero grandi e quando siamo
pronti davvero a crescere. Quello dell’adolescenza, sembra
essere un cammino individuale in quanto non v’è un età biologica prestabilita.
Se mettiamo da parte il cambiamento corporeo, e lo sviluppo che comporta anche
una trasformazione nella percezione delle cose , il resto è relativo e soggettivo, se pensiamo
anche al fatto che i ricercatori ci
parlano di cambiamenti legati al cervello anche dopo i 30 anni di età. Sarebbe
riduttivo associare tutte le nostre evoluzioni , ad una precisa fascia di età ,
la maturità è data anche e soprattutto da un atteggiamento.
L’approccio è
alla base di tutto, ed è qui che si
denota la differenza, cosi in Italia, un paese dove si fa fatica ad incontrare l autonomia, ancora di più possiamo
parlare di una “vasta adolescenza”. Basandoci sempre sul fatto che l’esperienza individuale, ci porta a
circostanze di vita diverse, oggi è molto
facile ritrovarsi con ventenni maturi e
ventottenni n con una
marcata adolescenza.
Di certo è che nella maturità intellettuale, gioca un ruolo fondamentale
la predisposizione e il contesto genitoriale, ma non possiamo neppure negare che la realizzazione personale ,cambia la nostra forma mentis, che automaticamente
ci porta ad abbandonare vecchie abitudini. Ogni individuo vive la propria
esperienza e diversi sono i fattori che
influenzano determinati comportamenti ,
come la cultura, il posto in cui viviamo, l ‘ambiente che ci circonda e
le persone con cui ci confrontiamo. Non
dimentichiamo che la nostra mente è come una spugna, assorbiamo, elaboriamo e
poi mettiamo in atto ciò che migliora le nostri condizioni di vita. Lo stimolo
esterno è senza alcun dubbio uno degli aspetti più influenti della nostra
crescita e di certo le mancate
possibilità che spesso limitano i nostri progetti, o più semplicemente vengono
messi da parte, porta ad un
prolungamento dello stato adolescenziale, che spesso può risultare ingombrante
e difficile da accettare . Possiamo
affermare che l’adolescenza è anche una scelta, la maturità è ciò che di più
personale possa esserci , non esiste un tempo preciso, un età perfetta, in
mondo dove si deve fare i conti necessariamente con una precarietà di fondo
che ha generato una netta differenza tra quello che ieri e quello che è oggi.
Quel che conta oggi non è tanto l’età in cui avviene il salto, ma la
capacità di trovarsi pronto, ecco perché dobbiamo imparare ad essere autonomi
dal principio, un adolescente è colui che si prepara a diventare adulto, e
lotta per il suo futuro, e può essere adulto, anche quando ancora non ha
lasciato il tuo nido.
Autore:
Dr.ssa Mariasimona Gabriele - Educatore Sociale
E-mail: simomaria@hotmail.it
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