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domenica 2 maggio 2021

 

"Dopo la prevedibile pubblicazione, da parte di APEI, della notizia sulla diffida inviata al suo Presidente, pensiamo sia necessario rendere chiare e trasparenti le motivazioni che ci hanno portato a procedere in questa direzione. Dalla firma del protocollo con il MI nell’agosto 2020, le nostre Associazioni hanno iniziato un percorso di collaborazione costruttiva fra loro e con le società accademiche, con l’obiettivo di valorizzare il contributo del pensiero pedagogico e delle pratiche educative all’interno della scuola. Si tratta di un lavoro molto impegnativo, delicato, che ha bisogno di tempo, di disponibilità al dialogo e al confronto e di cura delle relazioni con ogni realtà partecipante. Il gruppo è sempre stato aperto e non sono mai stati espressi giudizi sui componenti che hanno deciso di non aderirvi, oppure, su quelli che si sono sfilati in un secondo momento, seppur con motivazioni poco comprensibili. Abbiamo anche evitato di intervenire nei casi in cui il frutto del nostro lavoro, senza alcuna autorizzazione, è stato diffuso pubblicamente, esposto sui social con modalità molto scorrette e discutibili. La decisione di procedere ad una lettera di diffida, è nata dalla valutazione congiunta che, determinate azioni, accompagnate da un linguaggio aggressivo estremamente lontano dalla nostra sensibilità pedagogica, stavano gravemente danneggiando non solo la nostra immagine e la credibilità delle Associazioni, ma più ampiamente quella delle professioni che rappresentiamo nei tavoli istituzionali, confermando la rappresentazione del mondo associativo come frammentato, rissoso, autoreferenziale e quindi poco credibile.
 Queste le nostre motivazioni, che ci è sembrato importante condividere e chiarire con chi, quotidianamente con altri toni e modi, contribuisce anche sui social a un confronto rispettoso di idee e punti di vista, che ha diritto di avere tutti gli elementi per comprendere quello che sta accadendo. Non abbiamo intenzione di aprire dibattiti più o meno polemici sulle nostre pagine, ma rinnoviamo la nostra ferma decisione a continuare a intervenire anche in futuro nei confronti di qualsiasi tentativo di compromettere il percorso che abbiamo intrapreso con entusiasmo e impegno, senza protagonismi, a favore della diffusione della cultura pedagogica e della valorizzazione delle professioni educative"

I Presidenti Nazionali AINSPED, AIPED, APP, ANIPED, CONPED

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