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sabato 2 aprile 2016

Ecco perché la Legge 2656 Iori "non risolve" i problemi degli educatori e dei pedagogisti

Più che una Legge, la si dovrebbe definire un assist totale alle professioni sanitarie. Il motivo sta nel fatto che il mondo sanitario vedrà "chiuse" le sue porte per i laureati L-19; ovvero con la dicitura "Educatore professionale socio-pedagogico" (sprovvisto dell'aspetto "psico-pedagogico") che conferisce scientificità al profilo, tutti gli educatori L-19 non potranno più lavorare nelle ASL, nelle case di cura, nei centri di sanità mentale e nei centri dediti all'autismo; i quali saranno di "esclusiva" competenza degli educatori Snt/02. Dunque che Legge è? E' semplicemente una "norma" che continua a rendere precaria la situazione degli L-19, che circuisce i professionisti all'interno delle Case-famiglia, dei gruppi appartamento, delle cooperative, dove in Sicilia si viene pagati 3 euro all'ora, ed in taluni casi al "giorno". E' una norma ghettizzante che rende il pedagogista un "ibrido" escluso dai campi in cui attualmente lavora, e l'educatore L-19 un professionista escluso dall'ambito sanitario, in cui ad oggi può lavorare, e recluso nei settori "meno pagati" della categoria a vantaggio esclusivo di medicina.

RIFLETTETE.



Autore:
Dr. Davide Piserà
Pedagogista - Consulente CTP - Media Educator

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