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venerdì 18 marzo 2016

Il pericolo delle “sette sataniche”: dall’adescamento psichico alla complessa via di fuga

Viaggio all'interno dell'errabondo mondo delle sette sataniche

Abstract:
L'articolo è volutamente suddiviso in quesiti, in modo da avere una migliore chiave di lettura del discorso. Si è osservato nel dettaglio ogni tipo di pratica o adescamento condotto da adepti e reclutatori provenienti da sette sataniche; le varie e numerose pratiche vengono spiegate ed elencate nel dettaglio e, vengono forniti vari consigli su come sfuggire all'adescamento di "pseudo-amici" incontrati per caso, in un momento di difficoltà. Le sette sataniche affliggono la nostra realtà più di quanto si pensi e, parlando di devianze e problematiche socio-psicopedagogiche il dovere del professionista è renderle pubbliche.


Verrà suddiviso l’articolo in vari quesiti, ai fini di semplificarne l’altrimenti troppo complesso schema di lettura. Partiamo dall’interrogativo più comune per cominciare ad esplorare l’errabondo e perverso universo delle sette sataniche; ‘Che cos’è una setta?’
Essa, è in sintesi un gruppo ristretto coercitivo non riconosciuto dallo Stato, nel quale si svolgono attività prevalentemente religiose o esoteriche gestite da un guru[1] e vari adepti[2] selezionati da esso, che impongono ubbidienza incondizionata a tutti coloro che ne entrano a far parte[3].
‘Come si entra a far parte di una setta satanica?’
Tramite il plagio. Ovvero un decentramento psicologico, attuato da un forte condizionamento mentale ‘continuo nel tempo’ su un particolare soggetto.

‘Come si entra a far parte di una setta satanica?’
Tramite il plagio. Ovvero un decentramento psicologico, attuato da un forte condizionamento mentale ‘continuo nel tempo’ su un particolare soggetto.

‘Come avviene il plagio?’
Ci sono vari metodi utilizzati dagli adepti per reclutarne di nuovi; il più comune e pericoloso è il “Love Bombing”, una bomba d’amore improvvisa che irrompe nella vita del soggetto da reclutare. Poniamo un semplicistico esempio di una situazione normalissima:

  • Io sono Marco, la mia ragazza mi ha lasciato dopo tre anni perché le piaceva un altro. Sono triste, voglio solo sparire, voglio stare da solo. Mi siedo al parco, avvolto tra i miei pensieri; (sulla stessa panchina si siede l’adepto, in veste di ‘reclutatore’ per la setta) <<Ciao, bella giornata oggi, vero?>> Lo guardo, e gli rispondo con lo sguardo basso: <<Non per me.>> Lui mi guarda vistosamente interessato alla mia condizione, ed io o per rabbia o per disperazione inizio a raccontare allo sconosciuto la mia disavventura”.
Ecco un banalissimo esempio di come agisce perlopiù il reclutatore; è apparentemente una persona amica incontrata nel posto giusto, al momento giusto; è un individuo pressoché perfetto, al quale confidare tutto di sé senza sapere nulla di lui. Il “Love Bombing” col passare del tempo ha ritmi più serrati e la conoscenza si estende ad altri soggetti. Il reclutatore può esordire con frasi standard, come: “Vieni, ti presento altri amici che ti capiranno tanto quanto me", e quando il ‘prigioniero’ manifesta la volontà di vedere la famiglia o i parenti, il reclutatore fa l’offeso, dicendo: “I tuoi non potranno mai capirti del tutto/ Sei solo un peso per la tua famiglia/ Io sono la tua vera famiglia / Lascia perdere quegli ignoranti/ Ti presenterò la tua nuova famiglia". Il distacco dal nucleo di appartenenza avviene lentamente, ma nel momento in cui il reclutatore riesce ad adescare pienamente la vittima il passaggio è definitivo. In quel momento l’adescatore ha pieno controllo sul soggetto e può manipolarlo a suo piacimento. Altri metodi di plagio sono:

  1. Isolamento;
  2. Ripetitività;
  3. Privazione del sonno.

Il primo, è una conseguenza del “Love Bombing”, la persona viene allontanata dalla famiglia e dai soggetti esterni al suo nucleo d’appartenenza.
Il secondo, costringe il neofita[4] a ripetere sempre le stesse frasi, tipo cantando, recitando o di svolgere sempre gli stessi compiti manuali.
Il terzo, indebolisce fisicamente la persona e la rende sempre più debole e malleabile.

‘Cosa accade una volta dentro la setta satanica?'

Il neo-adepto deve sottostare a quelle che sono le regole stabilite dal guru dalla setta e, deve svolgere delle pratiche a dir poco terribili per invocare con la messa nera la venuta del ‘signore oscuro’[5].


'Quali sono le pratiche sataniche utilizzate?’
Le lascive attività all’interno della setta sono sintetizzabili in molte categorie:

  1. Cannibalismo;
  2. Demonomania (simulazione del guru di una possessione diabolica;
  3. Esibizionismo;
  4. Feticismo;
  5. Masochismo;
  6. Spermatofagia (mangiare sperma);
  7. Dermatofagia (mangiare unghie o pellicine);
  8. Coprofagia (ingerire feci proprie ed altrui);
  9. Uropotia (bere urina propria ed altrui);
  10. Necrofagia (mangiare cadaveri);
  11. Necrofilia (rapporto sessuale con un cadavere);
  12. Necromania (uccidere e manipolare il cadavere);
  13. Necrosadismo (sodomizzare un cadavere);
  14. Omosessualità;
  15. Pedofilia;
  16. Pedonecrofilia (rapporti sessuali con bambini morti);
  17. Picacismo (ingerire terra);
  18. Vampirismo (bere sangue);
  19. Sadismo;
  20. Satiriasi/ninfomania;
  21. Scopofilia (godere guardando i genitali altrui);
  22. Statuofilia (rapporto sessuale con una statua o un albero).
‘Perché la persona plagiata non si ribella?’
Sarebbe come rivoltarsi contro la propria famiglia; il plagio può essere effettuato su chiunque e chiunque a sua volta può plagiare, è importante conoscere tali argomenti in modo da saper guardarsi le spalle.

‘Tutti possono essere vittima di plagio?’
Certo, nessuno è talmente forte da resistere ad esso. Ovviamente il reclutatore sa come agire in base alla personalità del soggetto che ha di fronte.

‘Il reclutatore sceglie casualmente la propria vittima?’
No, la vittima prima di essere osservata viene monitorata, seguita e studiata a tavolino, prima che egli/ ella si manifesti.

‘Come si fugge da una setta?’
La fuga volontaria è assai rara: è importante che i cari della persona scomparsa effettuino un’opportuna denuncia alle Forze dell’Ordine, in modo da intervenire tempestivamente. L’adescato, una volta rintracciato, può impiegare mesi o addirittura anni prima di tornare alla realtà. Può essere aggressivo ed autolesionista, può attaccare parenti, amici ed agenti da un momento all’altro e prolungare il culto di Satana anche al di fuori della setta[6]. Di norma il soggetto da ‘salvare’ viene rapito dagli stessi agenti di polizia e poi tramite lo psicologo viene ricondotto alla normalità (deprogrammazione).


Per concludere, il consiglio dell'esperto.

‘Come ci si protegge dall’adescamento?’
Quando si percorre una fase temporanea o contigua di profonda depressione personale, di delusione e di chiusura riguardo la famiglia è opportuno rivolgersi ad un esperto del settore, tra cui: psicologi, psichiatri ed in alcuni casi educatori; per avere gli opportuni consigli su come ricominciare una vita normale. È chiaro che per strada, è necessario tutelarsi sui neo incontri, il che non significa isolarsi agli altri, bensì selezionare al meglio le amicizie e non concedere subito la fiducia all’alterità. Chiunque è libero di vivere la propria vita, ma conoscere queste cose può essere utile a proteggersi da coloro che, proprio quella libertà, desiderano oscurarla per sempre.

Note:
1: Stregone o sacerdote a capo della setta.
2: Discepoli.
3: Da qui in avanti si è utilizzato come riferimento il libro di Francesco Bruno “Temi di pedagogia sociale” (Vol. 3), Pensa Multimedia, Lecce, 2009, pp.121 e ss.
4: Adescato.
5: Vedi a riguardo: V. M. Mastronardi, R. de Luca, M. Fiori, Sette sataniche. Dalla stregoneria ai messaggi subliminali nella musica rock, dai misteri del mostro di Firenze alle <<Bestie di Satana>>, Newton Compton, Roma, 2006.
6: Vedi: G. Moroni, Le bestie di Satana. Voci dall’incubo, Mursia Editore, Milano, 2005.

Bibliografia:
  1. Bruno F., Temi di pedagogia sociale, (vol. 3), Pensa Multimedia, Lecce.
  2. Mastronardi V. M, de Luca M., Fiori M., Sette sataniche. Dalla stregoneria ai messaggi subliminali nella musica rock, dai misteri del mostro di Firenze alle <<Bestie di Satana>>, Newton Compton, Roma, 2006.
  3. Moroni G., Le bestie di Satana. Voci dall’incubo, Mursia Editore, Milano, 2005.

Autore:

Dr. Davide Piserà
Pedagogista - Consulente familiare - Media Educator
E-mail: davidepisera@live.com



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